Qui trovate alcuni feedback sull’esperienza vissuta durante i corsi di Reiki. Ho voluto creare questa pagina perché sono convinto che il racconto dell’esperienza dell’incontro con il Reiki da parte di chi lo ha vissuto valga più di mille spiegazioni teoriche, proprio perché parla al cuore, con il linguaggio vivo delle emozioni.

Ringrazio di cuore chi ha voluto contribuire al contenuto di questa pagina con il proprio racconto.

GABRIELE B.
Il mio primo contatto con il Reiki era già avvenuto qualche anno prima di ricevere l’attivazione, infatti Andrea, il fratello della mia ragazza, me ne aveva parlato! Dopodiché Reiki è stato messo lì in un angolo, attendeva solo il momento giusto per risaltare fuori!

Nella primavera di quest’anno, sempre tramite Andrea, vengo a sapere che un corso Reiki era stato fissato nella nostra città tenuto dal suo Master (Marco Forti)! Ci ho pensato un po’ ed ho accettato!
Arrivato il giorno del corso e fatte  le dovuto presentazioni tra noi si era creata dopo pochissimi minuti un’atmosfera molto bella! Fin dal primo momento nessuno era giudicato inferiore o superiore ad un altro, nessuno giudicato per quello che diceva!
Personalmente posso dire che stavo veramente benissimo!Una situazione simile non si trova praticamente mai!

Per quanto mi riguarda durante le attivazioni sentivo una bellissima sensazione, sentivo l’energia che fluiva dalle mani fino al petto ed esplodeva nelle altre direzioni! Poi ho avuto anche qualche brivido sempre per via dell’energia! La sensazione più grande e costante che ho avuto è stata un calore pazzesco, ma un calore che ti culla!! Stavo veramente bene e sentivo di stare al sicuro!
Per tutta la durata del corso ogni volta che abbiamo provato a fare trattamenti, a distinguere l’energia, a meditare e tutte le pratiche previste la sensazione prevalente è stata la stessa: CALORE!
Finito il corso è stato brutto salutarsi ma eravamo consapevoli che ci saremmo rivisti! È stata un esperienza bellissima ed ho conosciuto persone veramente straordinarie anzi direi uniche!

Il Reiki secondo me diventa un modo di vedere le cose e di approcciarsi! Non ti senti mai solo, per qualsiasi cosa, c’è!

Consiglierei Reiki a tutti proprio per questo motivo e anche perché ognuno di noi merita di sentirsi bene e sopratutto di trattarsi bene!

Un abbraccio

Gabriele


SUSANNA F.
Ciao a tutti! Il mio incontro con il Reiki era avvenuto anni fa’, una collega mi aveva trattato una volta per il mio mal di testa che mi ha sempre oppresso da quando ero alle scuole medie… ora ho 46 anni. Non mi aveva portato un gran che di beneficio, ma mi ero molto rilassata.

Forse perché disposta ad apprendere discipline “alternative”. Quest’anno a giugno è entrata nella mia vita una luce davvero.

Dopo una quindicina di giorni che ho fatto il corso il mio mal di testa è quasi del tutto scomparso.
Ancora stento a crederci… ora le poche volte che mi capita di sentire la testa dolorante non mi sgomento più di tanto, perché so che con Reiki mi passa.

Per non parlare poi delle sensazioni, vibrazioni, emozioni forti ed intense che si provano dal momento dell’attivazione e poi man mano vivendo.
L’unico appunto che posso fare è inerente alla mia IPER SENSIBILITA’… Se prima lo ero adesso lo sono ancor di più .

Tante volte soffro forte, ma… Reiki è davvero gioia.

Luce x tutti!

Susj … e grazie Marco


DARIA C.
Gironzolando di sito in sito, come spesso capita di fare, un giorno mi fermai in quello di Marco, che conoscevo in quanto insegnante di karate e con il quale praticai, qualche mese, un paio d’ anni prima.

Ci son cose che di alcune persone ti restano dentro, talmente dentro da non uscirne mai più, una di queste cose, appartiene a Marco … fu un gesto che lui ebbe nei confronti di un piccolo allievo, e che già mi portò allora, a sceglierlo come maestro di karate anche se poi ho sospeso per problemi miei.

Così un bel giorno lessi che insegnava un’ altra disciplina: Reiki … beh mi son detta, qualsiasi cosa sia, può essere solo che buona, evidentemente la fiducia a suo tempo piantò un bel seme, probabilmente mescolato a quello di una quercia, tanto è cresciuto e diventato forte !
Ma questa è cosa che può toccare con mano chiunque incroci Marco.

Dunque mi iscrissi al corso senza una ragione precisa, ho semplicemente seguito una sensazione, non sempre esistono ragioni per le nostre azioni, si fanno e basta … spinti da un motore che dimora nel cuore, e alimentato dal desiderio di conoscere.

Il giorno del corso, non sapevo cosa aspettarmi, né mi aspettavo qualcosa, ho sempre creduto che il principale artefice del proprio star bene siamo noi stessi, ero lì e questo mi pareva più che sufficiente e con me altre persone, ognuna di loro con le proprie motivazioni, alla domanda: “perché sei qui?” non è mai facile rispondere…..
Marco ha però la capacità di mettere tutti a proprio agio, fa sentire a casa, e questo produce un clima caldo fin da subito, di lui, si sente forte il piacere di trasmettere la propria conoscenza, la propria esperienza e l’amore che nutre per quello che insegna.

Ci ha spiegato per filo e per segno cosa sarebbe accaduto, tranquillizzando animi e quietando curiosità per avviarci sereni alle attivazioni previste.
Cosa accade durante il rituale? O meglio cos’è accaduto a me?
Le sensazioni ripescate nella memoria dell’anima tempo dopo, non sono le stesse del momento, nell’oggi non si è più la persona di ieri…. per questo e mille altri motivi, vivere fortemente il presente, mi pare resti una delle ricchezze maggiori, non risultano comunque meno intense, vale la pena fermarle e donarle.
Ricordo che Marco nella prima attivazione posò la mano sul mio capo e sentii una fortissima sensazione di calore, una vera ondata di calore, come quando il mare sbatte contro le rocce, la sentivo spingere, proprio come se volesse entrare in ogni ansa del cervello, il battito cardiaco aumentò decisamente la frequenza e una scarica di adrenalina mi attraversò, come quando si evita un incidente per un soffio. Lentamente il battito rallentò e lacrime calde sgorgarono dagli occhi, senza che ci fosse nulla al mondo in grado di arrestarle, nella mente ballavano un sacco di immagini miste a ricordi, odori, suoni lontani, attimi vissuti, radicati profondamente nell’anima venivano a galla, uno dopo l’altro, come se qualcuno avesse aperto il coperchio di una pentola. Tenevo gli occhi chiusi, nel buio, sulla lavagna della mia mente, un lavorio incredibile, mi vedevo piccina….. mi piaceva quella faccia dispettosa e impertinente, così come mi piace quella di qualsiasi bimbo, sono convinta che i bambini siano i veri Maestri del vivere, se ti fermi nel loro crescere senza fartelo scivolare addosso, è una grande opportunità per migliorare.
Nella seconda, sono quattro le attivazioni… avvertii quel calore enorme già dal momento in cui Marco era accanto ad un’altra persona, e insieme al calore…..lacrime…un fiume di lacrime, e il pensiero di come fosse bello piangere, lasciarsi andare a questo bisogno. Nell’ attimo in cui sentii il contatto, un tremito intenso percorse il mio corpo e il cuore ricominciò la sua corsa, come quando vive un’ intensa emozione.
Nella terza, una pace profonda … quella stessa prepotente forza che nella prima attivazione si fece strada come un uragano, poi, come l’ acqua rotti gli argini della diga, prese a scorrere tranquilla, rendendo l’anima più verde e ricettiva, quasi liberandola da limo ostruttivo.
Nella quarta l’abituale battito accelerato mi suggerì di respirare a fondo … avevo una gran sete e un forte mal di testa … quello ad onor del vero mi ha tenuto compagnia per un po’… nulla di grave, può semplicemente accompagnare l’esperienza! Tolta l’attenzione dalle reazioni fisiche, notai una differenza nella percezione.

Nel momento in cui si esce da se stessi e ci si confronta con il gruppo ci si sente un po’ frastornati, ci si guarda attorno, si formulano pensieri, avviene uno scambio ad anima aperta, si scrive …

«Se c’è qualcosa di grande…..è il seme che ognuno racchiude dentro sé. L’energia è il sole che permetterà il suo crescere, lo rinforzerà, lo riscalderà ma non toglierà a nessuno il dovere dell’ impegno.»
Un pensiero che mi accompagna tutt’ora insieme alle parole di mio figlio, scritte quando aveva dieci anni..

«Se non potete essere un mandorlo in fiore siate uno stelo appassito ma siate lo stelo appassito del fiore più colorato del campo.»

E le altre parole, quelle di tutti … tutte insieme, diventano una grande poesia che sa raccontare di vita e profuma d’amore … e il gesto più bello per me, è lasciarle volare alla ricerca di nuovi cuori dove posarsi, con il quale prendersi per mano e condividere uno dei viaggi più belli che ci si possa regalare, quello che porta dentro sé … in quella parte di noi che nell’amore per la profondità, cerca misteri.

Reiki dunque rappresenta per me, la spinta per un metaforico viaggio, dove la propria crescita è accompagnata da una sempre maggior apertura verso gli altri, nel posare le mani, nel sentire il calore fluire, nel cogliere un sorriso meravigliato, o un pianto disperato … sia verso se stessi che degli altri accade qualcosa di magico che però magico non è … che consiglio e rifarei mille volte!!

Ciao!

Daria


ANDREA S.
Ho conosciuto reiki quando ero alle medie perché già mia mamma lo aveva fatto. Non so bene dire il perché ma ho accettato da subito l’esistenza di “forze che non si vedono”, ho vissuto questa mia scoperta con naturalezza come fosse la cosa più normale di questo mondo… ed in effetti lo è!

Mi affidavo spesso al reiki di mamma, mi piaceva, mi faceva star bene, poi nel 2001, con gioia immensa, decisi di prendere anch’io il primo livello. A quel tempo, per vari motivi, non conoscevo Marco e quindi feci il corso di reiki con altri due master del mio paese (abito in toscana). Sono passati diversi anni ma quello che ricordo chiaramente è la profonda sensazione d’amore incondizionato che provavo verso tutto e tutti, verso anche quelle persone che due giorni prima erano perfetti sconosciuti. Sinceramente non ricordo bene cosa provai durante le 4 attivazioni se non un senso di profondo rilassamento e di pace con la consapevolezza che qualcosa di sacro e meraviglioso stava avvenendo. Durante il corso le mie mani divennero incandescenti e, sbagliando, associai reiki a questa obbligata percezione di calore…. calore che, una volta tornato a casa, non riuscivo più a sentire e più mi sforzavo più le mie mani “non rispondevano”: cosa sbagliavo? L’aspettativa! Questo voler sentire calore mi portava ad una costrizione mentale che non mi lasciava libero di essere. Non è che reiki non funzionasse più, reiki scorre sempre e le sensazioni che proviamo sono un nostro personale sentire tale energia: non appena capii questo mi lasciai andare, fui libero da qualsiasi regola autoimposta e da quel giorno le percezioni son varie e io le lascio scorrere come vogliono, apprezzandole sempre e comunque. Credo che la prima cosa di cui si accorge, è la sensazione viva di non essere mai solo, mai abbandonato… c’è sempre una “forza” che con rispetto e gentilezza ti circonda e ti accompagna.

Reiki , infatti, rimane sempre con te, non ti abbandona mai e anche se non lo pratichi per molto tempo, anche se lo accantoni, c’è sempre una vocina che ti sussurra nel cuore che lui c’è. Questo è un po’ quello che ho fatto io. Da quando presi il primo livello, l’ho sempre adoperato un po’ su di me e un po’ su parenti stretti fino a quando ho iniziato ad interessarmi di altri sistemi di guarigione, altri metodi, lasciando reiki “un po’ in disparte”. C’era una vocina dentro me che ogni tanto mi ricordava il desiderio del secondo livello, ma, devo dire la verità, reiki mi era stato presentato in una modalità che non lo valorizzava in tutte le sue potenzialità e quindi vedevo e vivevo una sorta di limite: pensavo che con reiki non sarei andato tanto più in là di quello che già non avessi fatto.
Tranquillizzo tutti, con Marco questo non succede. Con lui, prima di tutto, si instaura un rapporto d’amicizia che ha le sue radici direttamente sul piano del cuore ed il rapporto allievo/maestro non è imposto bensì fluisce spontaneamente, il suo amore, la sua chiarezza e correttezza nel proporre reiki fa sì che si possa apprezzare questo fantastico metodo di riequilibrio energetico in tutte le sue sfumature capendo che “non finisce mai”. Sto cercando di riportare a parole quelle che sono emozioni vissute quindi è molto difficile e non so se mi son spiegato, spero di sì.

Perché vi dico questo di Marco? Perché ho scelto lui prima del secondo livello reiki. Ho aspettato 7 anni prima di fare questo passo.

Ero su internet e stavo navigando tra i vari siti di karate-do shotokai perché sono anch’io un praticante da molti anni. Capitai nel sito di karate in cui Marco ha creato un forum e mi misi a leggere i suoi vari interventi. Mi colpì subito per la mole di conoscenza tecnicopraticastorica e per la “sicurezza” con cui scriveva. Non mi ricordo bene dove, lessi anche “Reiki Master”… cosa???? Ma allora, avevo sentito bene! Trovai così il suo sito e conobbi ancora un po’ Marco Forti, ci scambiai qualche mail e fu amore a prima vista.
Nessuno si scandalizzi se uso la parola amore, io mi riferisco sempre a quel magnifico sentimento di trasporto, gioia, sintonia e armonia che ti fa sentire in risonanza con l’altro, come fosse un prolungamento di me (e vi assicuro che questa sensazione l’ho provata e la provo tutt’ora con molte delle magnifiche persone che avrete l’occasione di conoscere nei suoi corsi, tutti loro sono i miei maestri).

Tornando a noi, dopo 7 anni che non avevo ancora trovato una motivazione sufficiente per prendere il secondo livello, decisi non solo di iscrivermi al suo corso organizzato in 4 sabati mattina, ma anche di rifrequentare il primo livello, svolto con la stessa modalità. Morale della favola, otto volte su e giù… vi ricordo che abito in toscana! Lo rifarei? Bèh, diciamo che non ho ancora smesso, continuo a venire a Cesena non appena posso!

Bellissimo il primo livello con Marco, avevo già l’attivazione ma per me è stato come fare una cosa completamente rinnovata e rinfrescante, come una boccata d’aria di montagna. Me lo sono goduto tutto quel corso e la quantità di informazioni ha impressionato (in senso buono ovviamente) anche mia mamma che era venuta pur avendo già da molti anni il secondo livello.

Livello che poi ho vissuto anch’io a marzo 2008… ed è stato meraviglioso. Libertà di giocare con le energie dell’universo, dove gli unici limiti che si hanno son quelli che ci imponiamo da noi. Non vi voglio anticipare niente anche perché poi ognuno si vive questa esperienza a modo suo.

Vi dico solo che adesso uso reiki ogni giorno con rinnovato entusiasmo… o forse è lui che utilizza me e io sono più felice che mai di lasciarlo andare dove vuole e da chi vuole. Sono molto più consapevole dell’energia che scorre dentro di me, la sento molto più viva e il nostro dialogo non cessa mai. È una sensazione meravigliosa, non perché ci si sente potenti, guaritori, superiori agli altri…no, assolutamente… tutto il contrario! Ci si sente ancora di più Uomini in mezzo a altri meravigliosi Uomini… perché l’Uomo è una creatura fantastica che ancora non riusciamo a vivere del tutto.

Penso che reiki sia uno dei sistemi migliori per iniziare o arricchire un cammino personale di evoluzione consapevole: è semplice, ne sono tutti capaci, lo si sente e lo sentono gli altri… non sporca e consuma poco! Ihihih!

A parte gli scherzi, dico davvero.

Reiki è come una persona, non si finisce mai di scoprirlo, a prescindere dai livelli, ed io ho ancora molto da scoprire e, avendo “sete “ (termine che rubo alla magnifica Daria di cui potete leggere l’esperienza e che ho soprannominato Amore che Cammina, tipo nome indiano) di conoscenza e crescita, il mio percorso con il reiki avrà un seguito che qualche tempo fa mai avrei immaginato… ma sto cercando di smettere di impormi limiti.

Vi abbraccio tutti calorosamente.

Spero di conoscervi e di condividere con voi questa meravigliosa esperienza.

Reiki è Amore… traetene voi le conclusioni.

Andrea


GRETA N.
Ciao a tutti!

Innanzitutto desidero spiegarvi che mi sono avvicinata a questa splendida disciplina, perché mi hanno parlato benissimo di Marco! E nemmeno sapevo bene di cosa si trattasse! Ma se Marco era una persona così speciale, doveva naturalmente essere una bellissima disciplina basata sui dei bei principi!

E, in più, siccome io adoro fare massaggi, mi era stato spiegato che mi sarebbe stato molto utile, per poter “sentire, ascoltare” meglio la persona che riceve il trattamento! L’ascolto, la comunicazione, il dialogo profondo e sottile, a mio avviso, è la base di ogni trattamento!

Il corso con Marco è stato molto di più di un semplice corso!
Ore intense, profonde, ricche di emozioni… da tutto il corpo di Marco, sguardo, parole, modo di parlare, da ogni singola sua cellula, fuoriusciva amore e rispetto!
Un master senza eguali, che ha saputo trasmetterci con una naturalezza e immediatezza i veri valori del reiki, senza ricorrere a chissà quali concetti elaborati e tecnici (come avrebbero potuto fare mille altri master, per far vedere la loro bravura)!

Aperta la porta della palestra, mi sono sentita abbracciare da delicate onde di amore che mi hanno trasportato in un luccicante e morbido cilindro formato da perle di amore e saggezza che delicatamente mi ha riportato in un altro mondo…, in un mondo idilliaco… in un tempo senza tempo… senza gravità…. dove si respirava aria intrisa di calore, amore incondizionato, rispetto, accettazione, luce, colore, pace interiore…
Reiki è tutto ciò e tanto altro ancora… è stendersi su di un prato e sentire l’amore della madre terra… il profumo delicato dei colorati fiori che lo ricoprono… uno scambio di sguardi di amore… un profondo abbraccio… due anziani che si tengono per mano e si amano ancora con la stessa intensità e profondità di sempre… accarezzare il gattino che adori e comunicare con lui con il linguaggio dell’amore… ascoltare la musica che più ti piace… danzare spensieratamente lasciandosi trasportare da un suono melodioso… lasciarsi cullare dalle onde del mare… condividere sorrisi e lacrime… essere creativi e fantasiosi con sé stessi e con gli altri …. potrei scrivere pagine e pagine e non aver comunque elencato tutto ciò che per me è reiki!
Questo nuovo speciale compagno di viaggio nelle cui braccia mi sono subito lasciata abbandonare, mi accompagna sempre, ogni giorno, nell’intenso ed emozionante cammino della vita… e ne sono grata per tutto ciò che sta facendo così gratuitamente, con il cuore, senza chiedere nulla in cambio…

Un GRAZIE speciale a Marco, a tutti voi e a tutto l’universo per tutto ciò che ci ha donato e che ci dona continuamente!

Quanta potenza racchiusa in gesti in apparenza così semplici!

Vibrazioni di calore e amore che pervadono le mie mani e, in un attimo, ogni cellula del mio corpo… dopodichè le mani scorrono sull’altra persona seguendo il mio cuore, ascoltando, secondo dopo secondo il ricevente, in un dialogo profondo e sincero… a proposito, adoro queste parole, in quanto, concordo pienamente:

«Il massaggio è una tra le arti più sottili: non è solo questione di essere esperti, è soprattutto una questione d’amore.
Impara la tecnica e poi dimenticala… semplicemente ascolta e muoviti attraverso il sentire. Quando hai imparato profondamente il novanta per cento del lavoro è fatto d’amore, il dieci per cento di tecnica.» – Osho

La chiave dello scrigno magico risiede in TUTTI noi! Basta trovarla! E TUTTI la troveranno! E vi si apriranno nuovi orizzonti inesplorati! Cartelli chiari e luminosi appariranno davanti ai vostri occhi! In quel momento saprete (e ve lo sentirete dentro) di averla trovata!

Uno speciale cammino di gioia e amore a tutti voi e… un grande abbraccio di luce!

Greta


SILVIA R.
Beh..devo dire che il mio approccio con il Reiki non è stato dei più convenzionali, come spesso mi capita (direi quasi sempre) mi trovo dentro alle cose senza rendermene conto, non ci ragiono tanto, non studio.. ho solo bisogno di provare per poi decidere se fa’ per me.. a volte resto a volte no.
Sono restata !!! ..anche se..col senno del poi.

Ne avevo sentito parlare, forse anche in maniera blanda, penso che la curiosità sia stata il primo elemento e poi la sensazione (a pelle) che potesse essere un mondo meraviglioso come quello che avevo scoperto da poco e per cui ne era scoppiato un amore folle: il Karate.

Ho perciò preso il primo livello (nel 2004) lasciando che questo mondo mi si scoprisse pian piano…beh, mi ha decisamente sconvolto, sono state delle attivazioni splendide (le prime) luci, colori, forme e “col botto” l’ultima (come quella che mi è sembrata di prendere allo stomaco) ed è venuto fuori il mondo, il mio mondo.. quel mondo che inconsciamente tenevo ben a bada anzi, proprio nascosto. Ci sono state ovviamente delle conseguenze, cose da affrontare, ho lavorato su me stessa, anzi Reiki lavorava dentro di me .. e oggi dico… PER FORTUNA!!

Da sola non l’avrei mai fatto, anche perché apparentemente sembravo la ragazza più tranquilla sulla faccia della terra. .. ”sola”, con reiki non si è mai soli!
Purtroppo poi per un po’ di tempo mi ci sono allontanata … ufficialmente perché eravamo rimasti io e il Reiki e non avevo più una “guida”..ufficiosamente perché ero abbastanza provata e in quel momento Reiki era il capro espiatorio del mio malessere…

Poi ho saputo che Marco, mio maestro di Karate, era diventato Reiki Master, (nel frattempo forse avevo anche abbassato un po’ le mie difese) e ne ho ovviamente approfittato chiedendogli spiegazioni e risposte a tutte quelle domande che mi erano nel frattempo sorte nella testa.
Sapevo che avevo fatto la cosa giusta nel “restare” quel giorno.. lui ha rispolverato quella consapevolezza che avevo perso nel cammino. Mi chiedo spesso come sarebbero andate le cose se avessi avuto una “guida” come lui sin dall’inizio …di sicuro il mio viaggio sarebbe partito prima e con un decollo perfetto!! È importante la figura del tuo Reiki Master! Devi sceglierlo, non capitarci davanti per caso!.
Sono poi andata avanti (e continuerò ..) ..ho potuto fare esperienze che mi hanno arricchito, scambi energetici straordinari che ogni volta ti danno qualcosa di diverso, di nuovo, ogni volta è un viaggio diverso, in un posto diverso, a volte dentro di te, a volte fuori … persino le esperienze degli altri sono energia, e i loro volti, i sorrisi e le lacrime.. ti accorgi che li porti dentro e che sono un po’ parte di te … e poter fare qualcosa per gli altri, anche se minima…mi rende felice!!!

La mia esperienza con il reiki??? Come vedi è stata forte, travolgente …si, anche traballante, ma è una delle esperienze più belle della mia vita.. e la cosa straordinaria è che non si esaurirà mai…

Silvia


MELANIA P.
Il mio incontro con il Reiki?
Una coincidenza … se così la vogliamo definire per consuetudine…

Tutto incominciò alcuni anni fa quando, cercando un terapista che potesse aiutarmi a sanare la pessima situazione della mia schiena, mi ritrovai a contattare un centro sconosciuto, con la sensazione che potesse fare per me. Le energiche mani di una terapista professionista iniziarono con i più classici dei massaggi da noi tutti conosciuti, per poi lasciar spazio a quello che amo definire, in modo sicuramente non consono, ma concedetemi licenza poetica solo in questo caso, “magia”.
E scoprii che quanto avevo provato, sentito, era Reiki.
Per motivi personali il centro si trasferì in altra zona d’Italia ed io, sempre più immersa nel lavoro, mi dimenticai di questa “nuova finestra” sul mondo che si era aperta innanzi a me, sino a quando, una domenica pomeriggio, un flash mi fece iniziare una ricerca in rete, a caccia di chi poteva farmi conoscere di più di questo Reiki.

Digitai Reiki Cesena e mi apparve il sito di Marco Forti. Non potevo credere ai miei occhi! C’era un Maestro Reiki che proponeva corsi proprio a Cesena dove da non molto mi ero trasferita.

Scrissi una e-mail di classica richiesta informazioni. Marco mi rispose immediatamente, e non chiedetemi perché, ma, pur non scrivendomi nulla di particolare, dalle sue parole sentii che “si poteva fare”, che potevo mettere da parte tutte le mie titubanze.
Mi iscrissi e tutto ebbe inizio.

Mi ritrovai fra persone sconosciute che erano lì, quel sabato mattina, come me, per conoscere, sapessero già molto o poco di quanto stavano per affrontare.
Ma già nell’aria c’era qualcosa di insolito, di diverso. E questo qualcosa era Energia.
Ognuno di noi visse i momenti iniziali, e gli incontri successivi, in modo diverso, in sintonia col proprio sentire ed il proprio essere.
La cosa più entusiasmante fu che nessuno di noi, ribadisco nessuno, si vergognò delle reazioni che ebbe.
Nessuno giudicò e nessuno si sentì giudicato.

E vi garantisco che so di cosa sto parlando perché lo shock che provai fu talmente forte, ed ora dico, talmente necessario proprio in quel particolare momento della mia vita, che non smettevo di piangere, pur sentendo dentro un’esplosione che cresceva, un’esplosione non di angoscia però, ma di leggerezza, di benessere, di pace.
E l’energia Reiki lo sapeva, sapeva dove avevo bisogno di aiuto, dove avevo bisogno di Lei.
Sapeva dove “andare a lavorare” per il mio bene, in un’atmosfera carica di amore e di positività. Sì, di amore, di bene, di serenità, creatasi fra perfetti estranei.
E vi assicuro che queste sensazioni saranno anche vostre compagne, nei momenti di scoperta prima e nella vita di ogni giorno poi, e vi renderete conto di quanta armonia potrà donarvi, sotto ogni aspetto: fisico, mentale ed emozionale.

Se state leggendo queste mie righe considerate che … vi siete già avvicinati al Reiki.

Non abbiate timore o dubbi di alcun genere.
Marco vi guiderà.

E come fu per me, sarà anche per voi il Maestro, la guida che per mano vi condurrà in questo Viaggio, viaggio che amo continuare a definire “magico”, fra virgolette, perché non rientra nella sfera razionale a cui siamo abituati e legati, ma appunto per questo da scoprire o meglio, da Riscoprire.

Melania